Mark Zuckerberg ne ha fatto una crociata. Devin Finzer e Alex Atallah hanno patrimoni di 2,2 miliardi di dollari, sono diventati i nuovi Paperoni del terzo millennio grazie agli NFT e al mondo digitale. Samsung è entrata nell’universo blockchain di Decentraland, uno dei mondi digitali più importante per numero di utenti attivi e partecipazione nelle diverse realtà proposte. Ora tocca a Disney.
La multinazionale statunitense, fondata da Walt e suo fratello Roy, con sede principale a Burbank in California ha depositato un brevetto presso Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti d’America inversamente proporzionale: qualcosa di magico che possa portare il Metaverso nel mondo reale.
Si tratta di un Virtual-world simulator, un simulatore del mondo digitale, un’implementazione che include una piattaforma informatica avente un processore hardware e una memoria che memorizza un codice software, un sistema di tracciamento accoppiato in modo comunicativo alla piattaforma informatica e un dispositivo di proiezione accoppiato in modo comunicativo.
Il processore hardware è configurato per eseguire il codice software con il fine di ottenere una mappa di una geometria di un luogo del mondo reale, incluso il simulatore del mondo virtuale, per identificare uno o più effetti virtuali da visualizzare nel mondo reale, per utilizzare il sistema di tracciamento con il fine di aprire una prospettiva in movimento di un utente nel mondo reale, come una sorta di telecamera.
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Il processore hardware di Disney è ulteriormente configurato per eseguire il codice software per controllare il dispositivo di proiezione per simulare un mondo virtuale conformando l’uno o più effetti virtuali identificati nel luogo reale da un punto di vista attuale della prospettiva mobile tracciata.
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“La presente domanda di brevetto descrive simulatori di mondi virtuali e metodi per l’uso da parte di tali simulatori che superano gli inconvenienti e le carenze della tecnica convenzionale”. Disney si spiega così. Ufficialmente.
“Secondo i presenti concetti nuovi e innovativi, uno o più utenti possono vantaggiosamente sperimentare un mondo virtuale che viene simulato conformando gli effetti virtuali alla geometria 3D di un luogo del mondo reale dal punto di vista di ciascun utente. Inoltre, e come miglioramento significativo rispetto all’attuale stato dell’arte”.
Disney sta pensando a una soluzione di simulazione del mondo virtuale. “Può essere vantaggiosamente utilizzata – sottolinea – per fornire agli utenti esperienze virtuali 3D personalizzate realistiche e altamente coinvolgenti senza richiedere a tali utenti di indossare un dispositivo di visualizzazione AR in realtà aumentata“.
L’ottimismo è il profumo della vita: “Saremo in grado di collegare ancora più strettamente il mondo fisico e quello digitale, consentendo la narrazione senza confini nel nostro Metaverso Disney”.
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