Anche Twitch si iscrive tra le piattaforme digitali che hanno bloccato l’account di Donald Trump; la misura disposta dalla piattaforma di Amazon è a tempo indeterminato.
Donald Trump continua ad essere bersaglio di duri provvedimenti intrapresi dalle più rinomate piattaforme digitali. L’ex presidente degli Stati Uniti, accusato di aver fomentato l’assalto al Campidoglio stante la pubblicazione di alcuni post di dubbia legittimità, è stato infatti bannato anche da Twitch, popolare servizio di streaming video. La mossa intrapresa dall’azienda che gravita attorno all’orbita di Amazon segue dunque a ruota le analoghe misure disposte da altri giganti della rete, come Facebook, Snapchat e Twitter.
A mezzo di un portavoce, Twitch afferma che “in linea generale non è consentita la pubblicazione all’interno della piattaforma di contenuti che incitano alla violenza. Riteniamo che tale passaggio (quello nei confronti di Trump, ndr) sia necessario per proteggere la nostra comunità, ma soprattutto per impedire che Twitch venga utilizzato come veicolo di incitamento verso ulteriori violenze”.
Il servizio di streaming ha pertanto deciso di bloccare definitivamente l’account di Trump, il quale non potrà né fare ricorso, né tantomeno aprire un altro profilo sulla piattaforma, a meno di una revoca concessa dalla stessa azienda controllata da Amazon.
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YouTube ha allungato di una settimana il blocco del canale di Trump
Le piattaforme digitali si sono schierate compatte nei confronti dell’ex presidente degli Stati Uniti, che da ormai due giorni ha lasciato spazio al subentrante Joe Biden. Si tratta, ad ogni buon conto, di una decisione forte e probabilmente senza precedenti, resa tuttavia necessaria dopo gli incresciosi accadimenti dello scorso 6 gennaio. In quell’occasione, Donald Trump aveva infatti fatto impiego dei social network per incoraggiare una folla a marciare verso il Congresso, protesta per inciso teoricamente pacifica ma purtroppo sfociata in una bruttissima pagina di storia.
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Se Twitch ha bloccato per sempre l’account di Donald Trump, restano invece sospesi i profili ufficiali Facebook e Instagram dell’ex presidente americano; viceversa, YouTube (piattaforma di proprietà di Google) ha invece deciso di allungare ulteriormente il blocco del canale dell’imprenditore di New York, impedendo a quest’ultimo la pubblicazione di video.