La notizia bomba di Twitter in mano a Elon Musk ha dato sì gli effetti sperati, un’esplosione di notizie il cui eco si è sentito in tutto mondo. Ma alla fine potrebbe essere un qualcosa da tanto rumore per nulla.
Il Washington Post, infatti, pone seri dubbi sulla chiusura positiva della trattativa, riportando che l’ accordo da 44 miliardi di dollari di Elon Musk è “in pericolo”. Un’indiscrezioni da tre indizi, tante le fonti anonime, che da che mondo e mondo fanno una prova.
Elon Musk avrebbe smesso di impegnarsi in alcune discussioni sul finanziamento per l’accordo. Il magnate sudafricano con cittadinanza canadese, naturalizzato statunitense, era il primus inter pares, con altri come Larry Ellison, della la società di venture capital Andreessen Horowitz, Fidelity, lo scambio di criptovalute Binance e la società di investimento statale del Qatar tra quelli che lanciano in pochi miliardi come un parte dello sforzo, che avevano pensato di prendere il social network con l’Uccellino, tanto di moda fuori dai confini italiani.
Chi dovrà pagare un miliardo di dollari a chi?
L’idea che un “drastico” cambio di direzione sull’accordo stia per accadere è presumibilmente dovuto alla preoccupazione che i dati di Twitter relativi a spam e bot sulla piattaforma non siano verificabili.
Il rapporto arriva poche ore dopo che Twitter ha tenuto una teleconferenza con i media per spiegare che i dati del suo account di spam e la tecnologia per bloccare i bot vanno bene, creando una resa dei conti tra l’azienda e il suo aspirante nuovo proprietario.
È passato solo circa un mese da quando Twitter ha concesso al team di Musk l’accesso a una “pompa antincendio” di dati a sostegno delle sue affermazioni secondo cui i robot rappresentano meno del 5% del conteggio giornaliero degli utenti attivi. Quell’accesso si è aperto solo dopo un tweet di Elon in cui si diceva che l’accordo era “in sospeso” e gli avvocati dello stesso Musk hanno inviato una lettera in cui affermavano che la società era in “chiara violazione materiale” dell’accordo di acquisizione, rifiutandosi di dargli accesso ai dati.
Da parte di Twitter continua ad affermare che potrebbe non essere possibile per le fonti esterne verificare il loro conteggio, poiché richiede l’accesso a informazioni, inclusi i dati dell’account, che non possono essere condivisi in sicurezza.
Rompere l’accordo per l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk significherebbe che qualcuno deve a qualcun altro un miliardo di dollari, come stabilito nel loro accordo originale. Ma questa è un’altra storia.