Elon Musk continua a far parlare di sé per ogni cosa che fa, ma negli ultimi mesi il focus delle notizie sul padrone di Tesla e SpaceX è incentrato sulle vicende legate all’acquisizione della piattaforma Twitter – ufficializzata lo scorso venerdì. La trattativa per comprare il social media fondato nel 2006, è durata circa 6 mesi, con continui tira e molla terminati con l’accordo dell’acquisto per la cifra di 44 miliardi di dollari.
Sul suo account ufficiale, il magnate ha più volte detto la sua senza filtri anche rispetto all’idea di come dovrebbe essere il social media caratterizzato dai famosi tweets, scatenando ogni volta molti commenti e dividendo l’opinione pubblica ma anche personaggi di calibro. E a poche ore da quando ha preso le redini della piattaforma, Musk ha messo subito in campo le prime decisioni, prima fra tutti l’azzeramento dei vertici dell’azienda, con liquidazioni da capogiro – basti pensare che il il Ceo Agrawal avrà diritto a 50 milioni di dollari.
“L’uccellino è stato liberato”, ha twittato Musk ufficializzando la firma di acquisto di Twitter, poche ore dopo il video che lo riprendeva mentre entrava nella sede americana del social network, portando in braccio un lavandino e annunciando di trovarsi già dentro il quartier generale. Subito dopo la firma ufficiale, il patron di Tesla ha iniziato a comunicare il sollevamento dagli incarichi a molti dei vertici dell’azienda, come l’amministratore delegato e il direttore finanziario.
Twitter, ecco quali profili saranno a pagamento
Oltre all’ex Ceo Parag Agrawal, è prevista una liquidazione di 37 milioni di dollari per il Cfo, Ned Segal; sarà liquidato anche il responsabile della policy, Vijaya Gadde con la cifra di 17 milioni.
Ma dopo i primi cambiamenti a livello aziendale, per gli utenti che da tempo sono in trepida attesa di capire cosa cambierà sulla piattaforma, arrivano già le prime notizie, e a dare già la prima news ci ha pensato la newsletter di Casey Newton, che parla di Musk “sotto pressione per generare entrate rapidamente”, e quindi pronto a togliere alcune funzioni gratuite. “Twitter sta valutando fortemente la possibilità di far pagare i suoi utenti per rimanere verificati sul servizio, ha appreso Platformer. Se il progetto va avanti, gli utenti dovrebbero abbonarsi a Twitter Blue a $ 4,99 al mese o perdere i badge“, ha scritto Newton, “I dirigenti della nuova società di proprietà di Elon Musk hanno trascorso il fine settimana discutendo della mossa e facendo piani relativi al progetto, secondo due persone che hanno familiarità con la questione”.
Secondo il piano attuale, gli utenti verificati hanno 90 giorni per iscriversi al servizio o perderebbero, appunto, il segno di spunta blu. Secondo Bloomberg, nella giornata di domenica è stato chiesto ai dipendenti che si occupano di questo aspetto, di rispettare la scadenza del 7 novembre per lanciare la funzione o verranno licenziati.
Insomma, il primo cambiamento per gli utenti potrebbe andare a toccare la famosa spunta blu che comunica l’account verificato, ma tutto andrebbe nella direzione che Elon aveva già in qualche modo preannunciato nella sua battaglia contro gli account fake sul social network. Per questo alla possibilità di abbonarsi a Twitter Blue, si andrà quindi ad aggiungere la necessaria ed insindacabile verifica dell’account da parte degli esperti della piattaforma. La rivoluzione è appena iniziata, e tutti attendiamo le prossime mosse di Elon Musk.