Lo scorso anno, di questi tempi, era salita alla ribalta. Un po’ per quel cavallo di battaglia chiamato crittografia end-to-end, un po’ perché c’erano funzioni che WhatsApp non riusciva a sviluppare bene, senza dimenticare i problemi di privacy del suo competitor più grande.
Telegram è sempre dietro a WhatsApp, che in questo 2022 sta correndo ad alta velocità, così quel servizio di messaggistica istantanea e broadcasting basato su cloud dell’imprenditore russo Pavel Durov, ha in mente nuove release per la sua applicazione.
In primis c’è da dire che Telegram si sta dando molto da fare nelle guerra scoppiata in Ucraina, all’indomani dell’invasione della Russa. Con il sostegno dell’UE è stato istituito uno speciale canale Telegram per gli sfollati interni (IDP) nelle regioni ucraine di Dnipropetrovsk e Lviv, dove possono trovare informazioni affidabili sulle opportunità di lavoro e sulle offerte di alloggi a prezzi accessibili, eventi locali interessanti e informazioni dalle autorità locali e nazionali. Il nuovo canale informativo sarà utile per gli sfollati interni nei comuni di Dnipro, Pereschepyne e Pokrovsk nella regione di Dnipropetrovsk e Lviv, Truskavets e Drohobych nella regione di Lviv.
Telegram, due parole: privacy e sicurezza
Dalla guerra al discorso puramente pratico, il passo è breve. Dopo aver introdotto di recente l’utilizzo di ben 10 nuovi pacchetti emoji, che rientrano in un piano più generale di personalizzazione dell’emoj stessa tramite la piattaforma Telegram Emoji (disponibile però solo ed esclusivamente per gli utenti iscritti a Telegram Premium), la messaggistica istantanea competitor di WhatsApp, vorrebbe aggiungere un indirizzo e-mail, utilizzabile dall’utente per accedere al nuovo dispositivo da registrare in maniera sicura e semplice.
In pratica, nel momento in cui un utente non volesse usare la propria e-mail per qualsivoglia motivo, potrebbe comunque entrare attraverso il proprio account Google, con la possibilità di sincronizzare il proprio account Telegram con il nuovo dispositivo, in modo altrettanto veloce.
Tutto questo in nome delle amate privacy e sicurezza, due qualità che hanno sempre contraddistinto Telegram. Attualmente l’app di Durov offre una funzione di verifica in due passaggi che consente di proteggere il proprio account con una password aggiuntiva che verrà richiesta per accedere a Telegram su un nuovo dispositivo.
Il passaggio ulteriore che starebbe sviluppando Telegram è quello di testare un sistema più sicuro che prevede di collegare il proprio account a un ID e-mail. Che la piattaforma dell’azienda con sede a Dubai utilizzerà per la verifica, ogni volta che si accede da un nuovo dispositivo.