Presentato da Samsung e l’Università di Messina un progetto congiunto per lo sviluppo di un sistema sensoristico in grado di analizzare lo stato di salute degli utenti in maniera rapida, semplice e, soprattutto, non invasiva.
Le ricerche, che il produttore coreano finanzierà per quattro anni con 90 mila euro, saranno seguite dal prof. Giovanni Neri e dal prof. Nicola Donato, docenti del Dipartimento di Ingegneria Elettronica, Chimica e Industriale. La Prorettore prof.ssa Baglieri ha dichiarato: “Si tratta di una storia di successo di un gruppo di ricerca dell’Università di Messina che ci rende orgogliosi. E ciò dimostra che quando c’è un’ eccellenza non ci sono limitazioni geografiche. Questa è la via che ci permetterà nei prossimi anni di affrontare la sfida della valutazione della ricerca”.
Grazie ai rivoluzionari sensori e ad alcuni markers nell’espirato, gli smartphone potranno con un normale soffio diagnosticare in pochi secondi malattie come il diabete, le infiammazioni dei polmoni e le disfunzioni epatiche. “Si tratta di sensori piccolissimi – ha spiegato Neri -, che dovremo rendere quasi invisibili per poterli inserire negli smartphone”. “Il nostro progetto coinvolge non solo dottorandi di ricerca, ma anche studenti della triennale e della magistrale – ha aggiunto Donato -. E prevede lo sviluppo sia hardware che software interamente nel nostro Ateneo“.
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