La prima era stata la Germania, insieme ad altri Paesi. Ora è il turno dell’Italia sospendere la somministrazione del vaccino anti Covid-19 Astrazeneca, in via temporanea e cautelare. Lo ha ufficializzato dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.
Se dapprima si era parlato del ritiro di un solo lotto del famigerato vaccino Astrazeneca anti Covid, adesso l’autorità preposta ha disposto il ritiro, precauzionale e temporaneo, di tutti i lotti dell’immunizzante della società farmaceutica anglo-svedese.
Vaccino Astrazeneca, la decisione dopo il dialogo Draghi-Speranza
Insieme a Germania e Francia, l’Italia ha deciso di seguire la via della prudenza e di sospendere la somministrazione del vaccino Astrazeneca dopo un colloquio avvenuto tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e Roberto Speranza, Ministro della Salute.
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Alla base della decisione nessun “j’accuse” nei confronti della sostanza, sebbene il fatto che molte persone abbiano avuto reazioni avverse alla somministrazione del vaccino abbia di fatto spaventato la popolazione. Più di qualcuno, infatti, è incorso in trombosi post iniezione, e sebbene non sia stata accertata la correlazione tra i malesseri e la vaccinazione, l’Aifa ha ritenuto di sospendere la somministrazione.
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Il lotto incriminato del siero anglo-svedese, l’ABV5811, sembra essere quello inoculato al professore biellese morto in Friuli dopo essere stato vaccinato. Morto, peraltro, senza alcuna avvisaglia né patologia pregressa. Già in precedenza era stato bloccato un altro lotto, l’ABV2856, ritirato a causa dei casi di reazione al farmaco registrati in Sicilia.
Di diverso avviso il governo britannico, dove la somministrazione del farmaco ha raggiunto circa 11 milioni di abitanti e, stando alle dichiarazioni di Boris Johnson e del suo entourage, non si sono verificati casi anomali di trombosi, o comunque l’incidenza post vaccini non è aumentata rispetto alla normale incidenza registrata dai dati statistici.
Insomma, secondo i dati rilasciati dal Regno Unito, il vaccino Astrazeneca rimane “sicuro ed efficace“, mentre dall’Ema, l’ente dei farmaci europeo, arriva anche la conferma dell’efficacia dei vaccini Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson contro le varianti.
A scanso di equivoci, la tedesca IDT Biologika e Johnson&Johnson rilasciato oggi la notizia dell’accordo tra le parti per aumentare la disponibilità dei vaccini in Europa. E’ stato comunicato dalla stessa IDT Biologika in un comunicato ufficiale, secondo il quale il gruppo farmaceutico destinerà la fabbrica di Dessau, finora riservata alla casa farmaceutica Takeda candidata per il vaccino contro la Dengue, al vaccino Johnson&Johnson.