Alla stregua di malware, forse molto più nocivo. La pandemia da Coronavirus lo ha fatto esplodere ulteriormente. All’ennesima potenza. Lo stress è senza ombra di dubbio uno dei mali peggiori di quest’epoca, uno dei nemici più astuti e malvagi.
Siamo bombardati da informazioni ogni secondo e, a volte, senza nemmeno rendercene conto, possiamo soccombere davanti questo nemico invisibile, senza nemmeno capire come sia stato possibile. Fitbit sembra aver preso sul serio il pericolo.
La società californiana, fondata e gestita da James Park ed Eric Friedman, negli ultimi anni azienda leader nel settore di tracciatori di attività che tramite wireless e dispositivi indossabili misurano i dati quali il numero di passi, la qualità del sonno, gradini saliti, e altre metriche personali, sta pensando ad altro. A qualcosa di ancor più rivoluzionario.
Fitbit, un tracker di attività destinato a gestire lo stress quotidiano
Nell’ultimo brevetto, depositato nel 2020 ma pubblicato questa settimana, Fitbit immagina un tracker di attività destinato a gestire lo stress quotidiano. Il dispositivo in questione, nella testa degli statunitensi, sarà in grado di monitorare passivamente i livelli di stress durante il giorno, non solo: avviserà l’utente di eventuali picchi di ansia, suggerendo una serie di modi per combattere proprio lo stess, o gli attacchi di panico.
La chiave del rivoluzionario device starà nell’attività elettrodermica (EDA) per determinare se e quanto un utente è stressato. Gli ultimi tracker Fitbit, come Fitbit Sense e Fitbit Charge 5, hanno sensori di attività elettrodermica integrati, che vengono utilizzati principalmente per monitorare la conduttività della pelle, riuscendo a stimare la percentuale di grasso corporeo o di muscoli.
Nel nuovo brevetto, Fitbit descrive un modo per utilizzare i sensori DAE per monitorare lo stress. In altre parole, più sudi, più la tua pelle diventa conduttiva e il sensore DAE lo rileva. In combinazione con i dati del sensore di frequenza cardiaca, le informazioni sull’AED potrebbero potenzialmente rilevare livelli di stress elevati (se la sudorazione è accompagnata da un battito cardiaco irregolare o da modelli di frequenza cardiaca specifici).
Naturalmente, tali sistemi sono tutt’altro che perfetti: se ti alleni regolarmente, inevitabilmente suderai e la frequenza cardiaca oscillerà selvaggiamente. Si spera che Fitbit svilupperà algoritmi che filtrino questi falsi positivi.
E’ un nuovo approccio al monitoraggio dello stress, che la maggior parte degli altri smartwatch e tracker di attività misurano osservando i cambiamenti nella variabilità della frequenza cardiaca. Per ora, devi attivare manualmente l’app AED e rimanere perfettamente immobile per un minuto. Fitbit va oltre, completando l’analisi. O almeno queste sono le intenzioni del brevetto.