Quindici lettere compongono il primo SMS al mondo, inviato sulla rete Vodafone nel lontanissimo 3 dicembre 1992. E oggi torna prepotentemente in voga, in una nuova veste e per uno scopo meritevole
Tutti parlano degli NFT, la nuova moda del momento basata sul blockchain e sugli smart contract. Sebbene abbiano preso soprattutto piede nel campo dell’arte digitale, non è infrequente assistere ad un loro utilizzo in settori completamente diversi, anche perché fungono da veri e propri certificati di proprietà. Ricordate il primo tweet di Jack Dorsey, fondatore di Twitter, messo all’asta ad una cifra da capogiro? Qualcosa di simile sta accadendo con il primo SMS al mondo.
Come riportato in rete, anche l’operatore a tinte rosse è voluto entrare nel mondo degli NFT, ma stavolta per uno scopo meritevole: un’asta di beneficenza. E quale migliore occasione se non vendere il primo messaggio della storia spedito da Vodafone?
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Il primo SMS della storia messo all’asta da Vodafone come NFT
Occorre tornare indietro di diversi anni, più precisamente al 3 dicembre 1992, quando il dipendente dell’azienda telefonica, Richard Jarvis, ricevette un particolare SMS durante una festa di Natale. Il suo contenuto non passerà di certo agli annali per originalità, rifacendosi infatti a quindici lettere recanti la scritta “Merry Christmas“. E non poteva essere altrimenti, considerato l’avvicinarsi al momento più bello dell’anno.
A distanza di quasi trent’anni, questo speciale SMS – una sorta di ponte di collegamento tra la tradizione e l’innovazione – torna prepotentemente in auge grazie alla tecnologia NFT. Partecipando all’asta, l’acquirente acquisirà la proprietà esclusiva di una replica dettagliata del protocollo di comunicazione originale che ha di fatto trasmesso il primo SMS al mondo. La vendita incomincerà il prossimo 21 dicembre e il pagamento avverrà, come di consueto quando si parla dei Non-Fungible Token, anche tramite criptovaluta Ether. Ad organizzare l’asta sarà la casa d’aste Aguttes in Francia.
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L’intero ricavato verrà versato da Vodafone all’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, con l’obiettivo di sostenere gli 82,4 milioni di persone costrette ad allontanarsi dalle proprie abitazioni per fuggire da conflitti e persecuzioni.