Quando pensiamo ai cyber-attacchi, solitamente pensiamo a grandi sistemi di sicurezza come quelli delle banche o di un impianto industriale. Ma i dispositivi mobili che portiamo sempre in tasca non sono immuni da cyber-attacchi. Spesso non siamo nemmeno consci dei rischi che corriamo quando ci connettiamo a una rete aperta o installiamo delle applicazioni.
I dispositivo mobili vengono solitamente utilizzati con le impostazioni predefinite con cui li abbiamo acquistati. Da utenti, non abbiamo molta libertà di modificare queste impostazioni, soprattutto per quanto riguarda il comportamento del sistema operativo che si occupa di gestire la comunicazione con le reti wireless a cui ci connettiamo nei locali pubblici. In questo senso, abbiamo le mani legate quando si tratta di proteggerci dai cyber-attacchi.
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Quali accorgimenti possiamo adottare per proteggere la nostra sicurezza
L’esperto di oggi, Luca Viganò, spiega quali accorgimenti l’utente può adottare per limitare i rischi alla propria sicurezza. Dalle reti aperte, ai siti sicuri, all’installazione delle applicazioni, l’utente può (e deve) comunque essere consapevole dei rischi e sapersi tutelare nonostante i limiti della sua condizione.
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Luca Viganò dirige il gruppo Cybersecurity presso il Dipartimento di Informatica del King’s College di Londra, dove è anche Vice Dean (Enterprise & Engagement) della Faculty of Natural & Mathematical Sciences.
La sua ricerca si concentra su metodi e strumenti formali per la specifica, l’analisi e la verifica della sicurezza informatica e della privacy. È particolarmente interessato alla sicurezza spiegabile e ai metodi formali per la sicurezza socio-tecnica, in cui gli esseri umani sono modellati esplicitamente come parte dei sistemi per indagare se il loro comportamento e gli errori possono portare a vulnerabilità.