Sarà perché Signal e Telegram stanno correndo e potrebbe nel breve-lungo termine riprenderlo, sarà perché Whatsapp è sì l’app informatica di messaggistica istantanea centralizzata più scaricata ma ha bisogno di continue migliorie. Sarà.
Fatto sta che uno dei figli (acquisiti, dal 2014) di Facebook ha rilasciato un nuovo aggiornamento tramite il Programma beta TestFlight (attualmente chiuso), portando la versione fino alla 2.21.70.11, come anticipato dall’autorevole wabetainfo.com.
WhatsApp, la feature Larger Media Preview
WhatsApp sta introducendo alcuni miglioramenti per i media, condivisi nelle chat. La schermata mostrata da wabetainfo.com evidenzia chiaramente lo sviluppo, attraverso un confronto fra il vecchio layout e il nuovo. Come l’anteprima, più grande quando il supporto non è di forma quadrata.
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La feature si chiama Larger Media Preview, attualmente abilitata. “Nel caso in cui si ha la stessa versione ma si non vede questa notizia – si legge su wabetainfo.com – è perché questa funzione è disponibile per nella versione beta. Assicurarsi di utilizzare l’ultima beta disponibile su TestFlight”.
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Whatsapp, dunque, si sta evolvendo così in attesa della fatidica data del 15 maggio. Il giorno in cui gli utenti dovranno scegliere definitivamente se accettare i cambiamenti della tanto criticata privacy, all’interno dell’applicazione. In caso di risposta affermazioni, avanti insieme.
In caso contrario gli utenti non potranno più accedere al servizio fino a quando non daranno il loro assenso alla nuova informativa, che sta causando non pochi problemi a Whatsapp. Dopo 120 giorni senza accesso al servizio, gli account vengono cancellati. “Per un breve periodo gli utenti potranno ricevere chiamate e notifiche – ha puntualizzato whatsapp – ma non potranno leggere o inviare messaggi dall’applicazione“.
Per questi coloro che non sono intenzionati ad accetta le nuove norme di Whatsapp riguardanti dal condivisione dei propri dati, è meglio cominciare a pensare a come non perdere per sempre i dati condivisi sull’applicazione. Il consiglio è quello di effettuare l’esportazione dei messaggi all’esterno dell’app, utilizzando l’apposita funzione “Esporta chat”, per inviarle a Telegram (per esempio) o salvarle come file compressi consultabili da altre applicazioni.
Quella del 15 maggio, in realtà, è una data già posticipata. A causa l’esodo di milioni di persone all’inizio dell’anno (proprio verso Signal e Telegram, fomentati da tanti vip, primo fra tutti Elon Musk) il gruppo ha deciso di rinviare, appunto al 15 maggio, una decisione che andava presa a febbraio.