Una notizia che ha dell’incredibile, su un aspetto che in pochi considerano. WhatsApp costa troppo, ma non solo per gli utenti stessi. L’ultima stangata registrata è devastante e obbliga ad alcuni provvedimenti
WhatsApp rimane ad oggi la piattaforma di messaggistica numero uno al mondo. Ogni giorno milioni di persone la utilizzano per scambiarsi messaggi, audio, video, foto, ma anche chiamate, videochiamate, documenti e molto altro. Un ecosistema sempre più completo quello messo in piedi dagli sviluppatori dell’azienda di Zuckerberg.
Il successo dell’app sembra non volersi fermare, anzi. Ci sono diverse funzionalità pronte ad arrivare in pianta stabile entro la fine dell’anno e che puntano ad attirare ancor di più l’interesse dei consumatori. Certo non mancano i problemi, come i crash del servizio che periodicamente tornano. L’ultimo #WhatsAppDown è stato registrato solamente qualche giorno fa, e ha provocato conseguenze ben più pesanti di quanto possiamo immaginare.
I costi di WhatsApp sono sempre più alti: la situazione è al limite
Da normali utenti, c’è una sola cosa che ci dà fastidio quando WhatsApp smette di funzionare: non possiamo contattare in alcun modo nessuno dei nostri contatti. Ma in realtà c’è molto di più dietro, con perdite che raggiungono anche le decine di migliaia di euro. Ne ha parlato l’amministratore delegato di TIM Pietro Labriola sul suo profilo LinkedIn, facendo riferimento proprio all’ultimo crash registrato lo scorso 25 ottobre 2022.
“Il 25 ottobre ci sono state 3 ore di down di #Whatsapp a livello globale. A chi si sono rivolti tutti coloro che hanno reclamato il disservizio? A noi di TIM, che offriamo servizi di telecomunicazioni, ovviamente! In sole 3 ore il call center di TIM ha ricevuto il 310% in più di chiamate rispetto alla media: in 3 ore 65.000 clienti si sono rivolti a noi perché pensavano che potessimo aiutarli a risolvere il problema e dare loro informazioni puntuali” ha spiegato, e continua: “Questo paradosso mette in luce un aspetto economico importante: a un Operatore come TIM 3 ore di queste informazioni al cliente costano circa 40.000 euro. Gli OTT non hanno alcun obbligo, di conseguenza non sopportano alcun costo e ribaltano l’effetto del disservizio sugli operatori delle telecomunicazioni”.
Questo perché i gestori di telefonia si affidano ad aziende in outsourcing per gestire il servizio di assistenza clienti. Ogni singola chiamata al 199 può essere un costo importante per l’operatore. A maggior ragione quando avvengono casi come l’ultimo di WhatsApp, che ha obbligato l’azienda a sostenere spese pari a circa 40.000 euro.