Tutti i cambiamenti subiti da WhatsApp la hanno resa una applicazione del tutto diversa da come la conosciamo. Ma come diventerà nel 2023?
Una applicazione cambia in meglio o in peggio, e tutto dipende solitamente da quello che la compagnia sviluppatrice ha in mente di fare per lei praticamente. Abbiamo visto tanti esempi significativi nel corso di questo anno, gli stessi che ci hanno fatto capire quanto potesse cambiare una piattaforma da un momento all’altro come se niente fosse.
Tirando fuori un nome sorteggiato potremmo nominare Twitter, famosissimo social network che nell’arco di un anno è stato comprato da Elon Musk e, poco tempo dopo, ha visto cadersi addosso una pioggia di critiche come nessuno aveva mai subito sino a questo momento. È chiaro che avesse visto giorni migliori, su questo non si discute, ma ciò non vuol dire che non possa migliorare.
L’app verde di Meta come cambierà il prossimo anno?
E poi ci sono applicazioni come WhatsApp, che non hanno fatto altro che migliorare senza mai sgarrare nei loro intenti. In merito avremmo intenzione di capire come diventerà l’app in futuro, anche perché sarebbe il caso di approfondirne la storia e soprattutto le aspettative affinché ci sia modo di comprendere che cosa vogliano fare gli sviluppatori. Pronti a saperlo? Noi, sì.
Il 2023 sarà sicuramente un grande anno per WhatsApp, forse il migliore che si sia mai visto sino a questo momento. L’obiettivo sarà quello di unificare gli utenti delle varie piattaforme per poterli portare interamente sull’applicazione verde, convincendoli del fatto che sia la migliore e che i suoi aggiornamenti non siano paragonabili a quelli di Telegram, tanto per fare un parallelismo.
Un “leak”, se così possiamo chiamarlo, lo abbiamo tra le mani proprio adesso. Nel mercato europeo sono entrati in vigore i regolamenti DSA, acronimo di Digital Services Act, e DMA, che vale a dire Digital Markets Act. Entrambi saranno importanti poiché non impediranno il passaggio dei dati da una piattaforma all’altra; dignifica che tutti i servizi simili dovranno per forza collaborare tra loro.
Dunque, attenendoci a quanto riportato dai due regolamenti, qualora venissero applicati a pieno un utente di WhatsApp potrebbe inviare un messaggio ad uno di Telegram e viceversa, senza alcun tipo di limitazione nel farlo. Grazie a questo sarebbe possibile fare dei propri dati ciò che vuole, come anche di uscire da una piattaforma portando con sé su un’altra non preoccupandosi di nessuna conseguenza.