Whastapp è una delle app di messaggistica istantanea più utilizzati in Europa. L’App fu creata nel 2009 da Jan Koum e Brian Acton e riscosse da subito un grande successo. Whatsapp è un applicazione che permette da sempre, di mettere in comunicazione tra loro 2 o più persone e lo fa in maniera totalmente GRATUITA; Con il passare degli anni gli sviluppatori hanno sistematicamente implementato e migliorato l’App, fino ad arrivare al punto che già da qualche tempo, offre anche la possibilità di effettuare e ricevere chiamate audio e video, attraverso la sola connessione dati. Ad essa, nel corso degli anni si è affiancata da Telegram, che è un App per molti versi simile e gratuita, ma che offre scenari diversi dal punto di vista dell’ utilizzo. Anche Telegram negli ultimi anni, ha preso sempre più piede, tra gli utilizzatori e tuttora, milioni di utenti, la utilizzano correntemente ogni giorno.
Le 2 app come detto, sono sempre state a carattere gratuito, malgrado alcune fake news, apparse negli ultimi anni, anche sotto forma di messaggi virali, che affermavano che sarebbero diventate a pagamento. Come detto però, si è sempre trattato finora di notizie false e senza alcun reale fondamento e gli utenti alle fatidiche scadenze, hanno sempre potuto continuare ad utilizzare le loro App, in maniera gratuita.
Ora pero’ sta succedendo qualcosa di inaspettato e gli utenti di Whatsapp e Telegram devono realmente iniziare a preoccuparsi. Stavolta infatti, sembra che la notizia sia reale visto proviene da fonti molto più attendibili. La notizia arriva dalla Spagna e afferma che i vertici del governo, starebbero studiando una tassa sulle App di messaggistica istantanea.
Come riferito dalla stampa iberica, il Governo spagnolo sta pensando di introdurre una tassa sulle applicazioni e i servizi di messaggistica. Tassa che quindi andrebbe a colpire sia Whastapp che Telegram, ma anche gli altri servizi di messaggistica come Skype e Facebook Messenger. Al momento non c’è ancora nulla di definito, trattandosi per il momento, solo di un disegno di legge, destinato a disciplinare il settore delle telecomunicazioni, ma di certo stavolta, la preoccupazione è reale.
L’idea del Governo spagnolo è quella di considerare, le App che consentono la comunicazione via web tra utenti, alla pari degli operatori telefonici, obbligandole poi a pagare un canone fisso, così come devono fare, gli operatori tradizionali. Stando a quanto si legge nella bozza, la tassa non riguarderebbe tutti i servizi di messaggistica, ma solo quelli che fatturano oltre il milione di euro l’anno. Ulteriore conferma alla notizia è arrivata dalle parole del Segretario di Stato spagnolo per le Telecomunicazioni , Roberto Sanchez, il quale in un intervista, ha affermato che essendo cambiato, il modo in cui utilizziamo i servizi di comunicazione, le condizioni di concorrenza sono cambiate di conseguenza e vanno comunque riviste.
Questa affermazione però apre ulteriori scenari e oltre ai servizi di messaggistica istantanea come whatsapp e Telegram, potrebbero finire nel mirino anche Google, Amazon ed Apple, per servizi di posta elettronica, videochiamate e assistenti vocali.
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