Il pulsante ‘Like? verrà esportato da Facebook anche su WhatsApp e presto il caratteristico pulsante dal pollice alto darà agli utenti la possibilità di apprezzare i contenuti ricevuti nei messaggi.
L’applicazione di messaggistica WhatsApp, di cui Facebook è proprietaria dopo aver sborsato l’anno scorso circa 19 miliardi di dollari, ha sviluppato un nuovo aggiornamento che consiste nell’introduzione del pulsante “Mi piace”, come quello di Facebook.
La funzione “Mi Piace”, quindi, nonostante sia stata tanto criticata, per il fatto che riduce con un semplice click il proprio giudizio critico sui post pubblicati, anziché essere eliminata e sostituita da funzioni più intelligenti, prende corpo anche su un’applicazione così diffusa come WhatsApp.
Perciò il pulsante “Like” verrà esportato da Facebook anche su WhatsApp e presto il caratteristico pulsante dal pollice alto darà agli utenti la possibilità di apprezzare i contenuti ricevuti nei messaggi.
Effettivamente, quando Mark Zuckerberg aveva acquisito Whatsapp, aveva dichiarato sia che l’applicazione sarebbe rimasta indipendente, sia che i due Social si sarebbero in qualche modo avvicinati e perciò questa notizia dell’arrivo del pulsante “Mi piace” non ci coglie impreparati.
Il pulsante che ha la funzione di compiacere gli amici su Whatsapp comparirà nella sezione delle emoticon e potrà essere utilizzato solo per apprezzare le immagini condivise dai propri contatti nelle chat singole o in quelle di gruppo.
Queste voci sono trapelate su Twitter tramite il post del beta tester Ilhan Pektas, infatti tutte le volte che viene introdotta una variante nell’applicazione deve essere in precedenza testata da un campione di utenti.
Un’altra novità di whatsapp sarà la funzione per etichettare i messaggi come “non letti”, opzione che ricorda quello che viene già proposto nelle email su Facebook Messenger, che dà la possibilità all’utente di archiviare un messaggio per leggerlo poi successivamente.
Probabilmente questa azione ha come obiettivo l’ibridazione dei due Social per essere forse unite nel futuro a costituire un “social-app” senza concorrenti.