In India Whatsapp lancia la possibilità di poter effettuare pagamenti. Le transazioni concesse prevedono un bacino composto da circa 160 banche
L’app proprietà di Facebook, WhatsApp, ha introdotto una nuova funzionalità sul territorio indiano. Da ora è possibile effettuare pagamenti, grazie al “Sì” della Npci (National Payments Corporation of India). In questo modo è stato garantito l’accesso ad un comprensorio di circa 160 banche.
Il motivo di tale scelta risiede nel fatto che l’India rappresenta per WA la fetta del mercato più grossa che possiede, più di 400 milioni di utenti attivi. Inizialmente, lo stesso Zuckerberg, afferma che la disponibilità copre circa 10 versioni adattate per una specifica regione dell’India.
L’obiettivo previsto è quello di aggiudicarsi la presenza maggiore su Upi, il sistema digitalizzato di pagamenti più utilizzato dagli indiani. Il servizio di pagamento precedentemente pianificato dall’app di messaggistica istantanea è stato quello di sbarcare in Brasile, bloccato poi dalla banca centrale.
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WhatsApp e India, binomio perfetto per il nuovo servizio di pagamento
Ora Zuckerberg vuole approdare in India grazie alla presenza massiccia di utenti online che la classifica al secondo posto, cioè più di 718 milioni. Nel 2016 circa l’86% del contante è stato eliminato dal governo indiano. Questo rappresenta la possibilità di avere un servizio totalmente digitalizzato di pagamento di primaria importanza, una frontiera decisamente allettante.
Attualmente il settore dei pagamenti mobili viene spartito tra Google Pay e Walmart’s PhonePe, per circa il 40% cadauno. Pertanto WA si è imposta l’obiettivo di dare battaglia ai due colossi che dominano su Upi. Questo progetto è stato presentato circa due anni fa e ora sta per divenire reale. Per questo motivo Facebook prevede di investire ad aprile circa 5,7 miliardi di dollari, al fine di digitalizzare 60 milioni di piccole imprese attraverso Reliance Jio Platforms.
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