Si tratta di un’azione che abbiamo fatto tutti almeno una volta nella vita usando WhatsApp, ma a quanto pare è reato e si rischia grosso.
Le chat private su WhatsApp hanno raggiunto un livello di protezione per la privacy davvero molto alto e questo aspetto non solo ci fa sentire più sicuri nei confronti di malintenzionati che potrebbero rubare le nostre informazioni, ma anche per quanto riguarda il nostro comportamento in quanto a scambi di messaggi: molto spesso, infatti, quando si parla in privato con amici non sempre si hanno attivati tutti i freni inibitori e può capitare di dire o fare qualcosa che non solo è moralmente poco accettato, ma addirittura può costituire un vero e proprio reato.
Non è chiaramente una realtà quotidiana quella di finire in galera per dei messaggi inviati su WhatsApp, ma non tutti sanno che alcuni comportamenti che sono ritenuti socialmente accettati e molto spesso anche ironici e divertenti in realtà vanno a infrangere la legge; si tratta chiaramente di azioni che si fanno senza pensarci troppo e con fini totalmente genuini, ma che possono scatenare reazioni a catena davvero spiacevoli ed è per questo che sono perseguibili penalmente dalla legge.
Questa funzionalità di WhatsApp può essere reato: bisogna stare molto attenti
Il reato di cui si sta parlando all’interno di questo articolo paradossalmente non nasce da un mero comportamento sbagliato da parte degli utenti che utilizzano il servizio di messaggistica, ma dell’uso sconsiderato di una funzionalità molto usata e anche molto pubblicizzata presente su WhatsApp da qualche mese; si tratta di un aggiornamento che ha fatto felici tantissimi utenti, ma che ben presto come spesso accade alcuni ne hanno fatto un utilizzo non proprio consono e addirittura illegale.
La funzionalità della quale si sta parlando è quella che permette agli utenti di WhatsApp di creare degli sticker all’interno dell’app partendo da fotografie salvate in galleria: si tratta di una funzione molto utile che non obbliga le persone a scaricare app di terze parti per la creazione di sticker, ma bisogna stare molto attenti a quale immagine viene utilizzata per creare lo sticker e, soprattutto, a come viene utilizzato successivamente in chat.
Diversi utenti, infatti, sono abituati a creare sticker partendo da immagini che ritraggono volti di persone reali come ad esempio amici, parenti, conoscenti, professori e altro ancora; di per sé l’azione di creare lo sticker non è reato, ma lo diventa nel caso in cui lo sticker viene fatto girare in diverse chat senza il consenso della persona al quale si riferisce l’adesivo dato che rappresenta una violazione del trattamento dei dati personali che può essere punito fino a 3 anni di reclusione.