La beta di WhatsApp si aggiorna con foto e video che si “autodistruggono”: ma perché non avvisa quando viene fatto uno screenshot dei contenuti postati in questa modalità, né blocca la cattura?
Questa settimana, WhatsApp ha arricchito la versione beta di una nuova feature, già implementata su altre piattaforme come Snapchat, che consente di condividere foto e video che si “autodistruggono”: scompaiono dopo l’avvenuta visualizzazione. Se da una parte risponde ad un’esigenza importante degli utenti, che hanno a lungo richiesto e atteso l’opzione di visualizzazione singola dei contenuti, dall’altra manca di una feature complementare che assicuri che nessuno la stia raggirando: l’avviso di screenshot, che notifica gli utenti quando il destinatario cattura lo schermo per registrare i video e le foto prima che spariscano.
Molti utenti lamentano l’incompletezza del servizio a causa di questa mancanza, ma quella che potrebbe sembrare solo un’offerta lasciata a metà nasconde in realtà una motivazione importante: la sicurezza degli utenti. L’uso corretto della visualizzazione singola è fondamentale, ed i rischi della distribuzione di contenuti inviati con l’intenzione di non permetterne la ri-condivisione sono importanti, ma c’è un motivo particolare per cui WhatsApp ha deciso, per il momento, di non integrare la notifica di screenshot.
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Perché non bloccare la cattura dello schermo su WhatsApp? Il blocco degli screenshot è, purtroppo, estremamente facile da raggirare: bastano pochi secondi per scaricare una delle app che bypassano la rilevazione: WhatsApp è particolarmente vulnerabile a questi metodi che consentono di catturare video e foto silenziosamente, senza causare l’invio di una notifica di screenshot al mittente, che resta ignaro dei possibili usi impropri dei contenuti che ha deciso di condividere privatamente e per una sola visualizzazione. È ancora più facile scattare una foto dello schermo semplicemente con un altro dispositivo. Tutto ciò che si posta è soggetto a rischio, anche con un blocco della cattura.
L’identificazione di questi metodi è una corsa senza fine: le applicazioni si aggiornano costantemente, e per ogni app bloccata, ne viene rilasciata una nuova che raggira le limitazioni con un metodo diverso.
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Evitando del tutto la feature di rilevazione degli screenshot, WhatsApp incoraggia gli utenti ad osservare la massima cautela per ogni contenuto condiviso. L’implementazione di un qualunque metodo di rilevazione ed avviso farebbe sentire gli utenti al sicuro, ma la verità è che non lo sarebbero comunque: tutto ciò che si sceglie di condividere è sempre a rischio. Per questo motivo, è preferibile invitare gli utenti ad un uso accorto e prudente, evitando la condivisione di foto e video importanti o molto personali, anche se saranno automaticamente eliminati dopo la visualizzazione. Un uso più corretto sarebbe, ad esempio, usufruire della feature nelle conversazioni quotidiane per contenuti di poca importanza che, eliminati immediatamente dopo l’apertura, non occuperanno spazio di archiviazione.
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