La casa produttrice di CPU Advanced Micro Devices, meglio conosciuta come AMD, ha messo in guardia tutti i suoi clienti che i suoi processori compatibili con Windows 11 potrebbero avere problemi di prestazioni ridotte in alcune applicazioni.
Questo nel caso in cui le suddette applicazioni fossero utilizzate con il nuovo sistema operativo. In particolare si sono registrati valori anomali in alcuni videogiochi, come quelli eSports, che portano a una diminuzione fino al 15% delle performance.
In altri casi, come i programmi più comunemente usati, AMD ha riscontrato una riduzione delle performance pari al 3-5%.
AMD mette in guardia i clienti: attenzione al nuovo sistema operativo
Advanced Micro Devices è una multinazionale statunitense produttrice di semiconduttori con sede a Sunnyvale, California. È uno dei leader mondiali nella produzione di CPU per il mercato consumer, workstation e server; di chip grafici integrati e discreti dopo la fusione con ATI oltre che di chipset.
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Le CPU influenzate dal bug verificato da AMD riguarda ogni CPU Ryzen supportata in Windows 11, quindi le generazioni Zen+, Zen 2 e Zen 3 (che includono i processori Ryzen 2000, Ryzen 3000, Ryzen 4000 e Ryzen 5000). Inoltre, sono interessati anche alcuni chip AMD EPYC per data center, insieme a diversi Athlon più recenti.
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L’avviso diffuso da AMD dice che il problema riguarda principalmente due categorie. Il primo riguarda il fatto che la latenza L3 misurata e funzionale può aumentare di circa 3 volte: questa problematica causa un reale degrado delle prestazioni nei giochi e nelle applicazioni.
Il bug ha un impatto sui programmi sensibili alla latenza del sottosistema di memoria, causando una riduzione del 3-5%. Questo porta anche a una diminuzione delle performance dal 10 al 15% nei giochi “comunemente utilizzati per gli eSport” – il che non sorprende dato che i videogame tendono ad essere estremamente sensibili alla memoria e alla latenza della cache.
E’ stato riportato da AMD che anche la funzione “preferred core”, che serve per indirizzare le applicazioni a thread singolo ai due core più veloci del chip, potrebbe non funzionare come previsto. Ciò inciderebbe principalmente sulle prestazioni dei programmi con thread leggeri. AMD afferma che la riduzione delle performance potrebbe essere più evidente nei chip con otto o più core e un TDP di 65W o superiore.
Quello che AMD ha consigliato di fare ai suoi utenti, che dovessero avere problemi, è “continuare a utilizzare una versione supportata di Windows 10“. Quindi di fatto, di non effettuare l’aggiornamento a Windows 11 almeno per il momento-