C’è chi dice che usciranno subito dopo Natale ma prima di Capodanno, il 28 dicembre. Altri, invece, ne avrebbero anticipato l’uscita al 12, almeno di uno dei tre tanto nuovi quanto attesi Xiaomi 12. Fa niente, pochi giorni ormai non fanno la differenza, quel che è certo è che i nuovi smartphone del colosso cinese sono imminente.
Secondo una fuga di notizie di Weibo ripreso dal tipster Digital Chat Station, sarebbe stato svelato il pannello posteriore dei prossimo Xiaomi 12, un successo di Digital Chat Station visto che è stato il primo a rivelare che Qualcomm stava rebranding il suo Snapdragon AP linea. Quello il nome giusto.
L’immagine trapelata presumibilmente rivela come sarà il prossimo Xiaomi, almeno nella sua versione standard, che sfoggerà un array di tre fotocamere sul retro con lo snapper principale che pesa 50 MP.
L’informatore sostiene che Xiaomi utilizzerà lo stesso rivestimento in vetro antiriflesso (AG) sulla protuberanza della fotocamera posteriore, che utilizza sul pannello posteriore del telefono in modo che la sporgenza non risalti. Per molti una scelta saggia, considerando che secondo quanto riferito dallo stesso Xiaomi. Che preferisce che i grandi moduli della fotocamera all’interno del rilievo, non sporgano.
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La versione base di Xiaomi 12 dovrebbe sfoggiare la fotocamera da 50 MP mentre l’Ultra, che dovrebbe uscire più in là, sicuramente a inizio 2022, potrebbe contenere la fotocamera principale da 200 MP. Resta ancora da capire che Xiaomi venderà i suoi nuovi smartphone negli Stati Uniti (era nella black list della Casa Bianca, anche se da maggio non è più considerata come “Compagnia Militare” cinese), più certo il lancio europeo.
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Nel 2016, l’ex googler Hugo Barra si era unito a Xiaomi con il chiaro obiettivo di “invadere” gli Stati Uniti con gli smartphone cinesi. Ma a cinque anni di distanza, non c’è ancora traccia di loro negli States. Chissà che non sia la volta buona.
Xiaomi ha nettamente beneficiato delle restrizioni statunitensi su Huawei, più di qualsiasi altro produttore di smartphone. Aiutare un’altra azienda cinese a migliorare la propria attività non era sicuramente l’intenzione dell’ex presidente Trump quando ha inserito Huawei nell’elenco delle entità nel 2019, impedendo all’azienda di accedere alla sua catena di approvvigionamento statunitense. E esattamente un anno dopo, gli Stati Uniti hanno modificato le loro regole di esportazione, impedendo alle fonderie che utilizzano la tecnologia statunitense di spedire chip all’avanguardia a Huawei senza una licenza.
Ma non solo Xiaomi ha conquistato il primo posto in India, ma è anche diventata un formidabile concorrente nel mercato globale. Lo scorso giugno, Xiaomi ha scavalcato sia Apple che Samsung per diventare il primo produttore di smartphone al mondo con una quota di mercato globale del 17,1%, rispetto al 15,7% di Samsung e 14,3% di Apple.
In questo momento One Plus è l’unico produttore di smartphone cinese che ha ottenuto un certo successo negli Stati Uniti. E Xiaomi potrebbe proprio seguire le orme di OnePlus. Magari proprio con l’imminente Xiaomi 12.
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