Un nuovo brevetto di Xiaomi mostra l’ultima idea della società cinese: un sistema di rilevazione dei terremoti tramite dispositivo mobile.
Xiaomi brevetta un sistema di monitoraggio per terremoti. Un’aggiunta certamente interessante, oltre che coerente con le aspirazioni di un brand che, dopo aver macinato numeri record e dimostrato tutte le proprie potenzialità a livello di hardware, vuole adesso far la voce grossa anche attraverso l’implementazione di funzionalità innovative e, soprattutto, dalla marcata vocazione pratica.
Come si apprende dalla recente pubblicazione depositata da Xiaomi presso l’ente del CNIPA (China National Intellectual Property Administration), il sodalizio di Shenzhen starebbe infatti vagliando l’opportunità di introdurre un sistema capace di monitorare eventi sismici. L’elemento innovativo e fondamentale per il raggiungimento lo scopo consiste in un dispositivo mobile – che non dovrebbe esser uno smartphone, come invece potrebbe pensarsi – avente lo scopo di raccogliere e trasferire i dati a un centro di elaborazione dei terremoti. Una sorta di conglomerato o raccoglitore di utili informazioni che permetteranno di svolgere un’utile funzione preventiva.
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Xiaomi e l’attenzione verso il tema del monitoraggio dei terremoti
Restano ancora diversi elementi da chiarire, ma in fondo si tratta ancora di un brevetto e siamo dunque agli albori di un progetto che potrebbe veder la luce soltanto tra diversi anni. In ogni caso, resta sullo sfondo l’intenzione di voler approntare un sistema dai risvolti certamente meritevole di attenzione per via delle sue finalità. Ne sapremo di più in futuro e non mancheremo di aggiornarvi sull’argomento in presenza di ulteriori novità.
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Non è comunque la prima volta che Xiaomi dimostra l’interesse nello sviluppo di soluzioni dedicate al monitoraggio dei terremoti. Lo scorso giugno, ad esempio, abbiamo riportato la notizia relativa all’inserimento (sia pure soltanto in Cina) di specifiche soluzioni software sugli smartphone Android dell’azienda aggiornati alla MIUI 12.5 riguardanti appunto la rilevazione degli eventi sismici, sfruttando dei meccanismi che chiamano all’appello anche l’intelligenza artificiale, oltre che l’inserimento di nuovi sensori hardware dedicati allo scopo.