Dopo il successo con gli smartphone, Xiaomi è pronta a commercializzare tre tablet Android – uno per ciascuna fascia di prezzo – con lo scopo di dar battaglia agli iPad della rivale Apple.
Estate fa rima con tablet. Sì, perché in stretta concomitanza con il periodo più caldo dell’anno, faranno approdo ufficiale una moltitudine di dispositivi Android pronti a sfidare lo strapotere della gamma iPad di Apple. In particolare, sono già tre i produttori intenzionati a rinnovare la propria line-up di tablet: Huawei, che farà da apripista con il lancio – calendarizzato per mercoledì prossimo – del MatePad 2 Pro animato da un’inedita versione di HarmonyOS; Samsung, con il suo immancabile Galaxy Tab S8 atteso insieme agli smartphone pieghevoli di nuova generazione; e infine Xiaomi, pronta a rilanciare ad agosto la gamma Mi Pad dopo qualche anno di assenza.
Il sodalizio capitanato dall’addì Lei Jun sarà l’ultimo brand a rinvigorire il segmento dei tablet Android grazie all’immissione sul mercato di un ventaglio di prodotti – addirittura tre, uno per ciascun segmento di prezzo – dalle piattaforme hardware estremamente variegate. La base comune dovrà essere ricercata sotto il profilo squisitamente estetico, stante l’adozione di linee molto simili a quelle dell’iPad Air 4 di Apple: il display da 11 pollici a risoluzione 2560×1600 pixel e frequenza di aggiornamento fino a 120Hz sarà infatti inserito dentro a una scocca con cornici sottili e rapporto di forma in 16:10, mentre sul posteriore troverà posto una fotocamera doppia da 20 e 13 megapixel che riprenderà lo stesso design di Mi 11, il primo smartphone Xiaomi ad essere animato dal processore Snapdragon 888 di Qualcomm; sul dorsale, invece, verrà apposto un lettore di impronte digitali, alla stregua del prodotto della “mela”.
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Certezza Snapdragon
Un unico prodotto, insomma, declinato differentemente a seconda del diverso settore di mercato. Già, perché a detta degli ultimi rumors, il nuovo tablet di Xiaomi – o forse sarebbe meglio parlare al plurale – sarà animato da tre diversi processori: lo Snapdragon 870, identificante in questo caso il modello più potente e maggiormente costoso; lo Snapdragon 860, collocato invece a metà strada; e infine lo Snapdragon 768G, improntato sul rapporto qualità-prezzo. Tutt’e tre condivideranno dunque un SoC Qualcomm di ultima generazione, accoppiato opportunamente da un diverso quantitativo di memoria RAM – almeno 6 gigabyte – e da un modulo batteria di 8720 mAh con tecnologia a doppia cella.
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Ad impreziosire la gamma Mi Pad 5 sarà tuttavia una chicca di assoluto livello: il supporto alla stylus, alla stregua dei tablet attesi da Huawei e Samsung. Una sorta di punto fermo per dar battaglia ad Apple, leader di un settore rilanciato dalla pandemia dopo alcuni anni di assoluta stasi.