Requisiti più severi per le inserzioni sulla testata di YouTube: via annunci e pubblicità su elezioni e politica, alcool e gioco d’azzardo.
In arrivo restrizioni significative per le pubblicità più redditizie di Google: per garantire un’esperienza positiva agli utenti di YouTube, i contenuti di alcuni pubblicitari sulla piattaforma di video streaming dovranno rispettare delle nuove normative che proibiscono inserzioni su politica ed elezioni, gioco d’azzardo, alcool e medicinali che necessitano di prescrizione medica.
La decisione riguarda le pubblicità in testata di YouTube, che appaiono immediatamente sulla homepage della piattaforma. Questi annunci sono tra i più evidenti e profittevoli degli spazi che Google mette a disposizione degli inserzionisti; tuttavia, per assicurare un servizio di qualità agli utenti del sito, dovranno conformarsi alle policy di Google Ads e ai requisiti per gli annunci.
I cambiamenti saranno effettivi fin da subito: Google verificherà tutte le risorse pubblicitarie delle testate YouTube per valutarne la conformità alla nuova normativa, che si aggiunge alle regolamentazione già esistenti. Le limitazioni potrebbero essere più restrittive rispetto a quelle per gli annunci su altri spazi ed altre piattaforme, annuncia la compagnia nel post ufficiale, e ciò significa che alcuni dei contenuti pubblicitari non approvati per le testate di YouTube potrebbero comunque apparire sulle altre piattaforme gestite da Google.
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Google limita gli annunci su YouTube: meno profitti, ma anche meno rischi
La verifica di Google, che verrà effettuata di volta in volta, prenderà di mira gli annunci pubblicitari di casinò, giochi online e scommesse, bevande alcoliche, farmaci che richiedono prescrizione medica, ed infine le inserzioni di natura politica. Il rischio di perdita di profitti è alto: solo nell’ultimo trimestre, le inserzioni su YouTube hanno raccolto 6 miliardi di dollari, una cifra non indifferente neanche per i guadagni di Google, che sembra però aver scelto di non correre il rischio di dare maggiore visibilità a contenuti potenzialmente dannosi o controversi per l’enorme pubblico di YouTube.
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