Zoom, la famosa piattaforma dedicata alle videochiamate di lavoro e non, prepara la crittografia end-to-end. La sicurezza è l’obiettivo primario
Zoom si prepara per il 19 ottobre ha presentare la crittografia E2EE. Numerosi test sono stati condotti per garantire la sicurezza degli utenti Premium ma anche per chi lo usa gratuitamente. Più affidabilità nelle conferenze video.
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Il lavoro che sta per essere messo a punto prevede due momenti specifici. Nel mese di ottobre è previsto il lancio dopo i test, mentre nel 2021 si prevedono migliorie a livello di account e sicurezza.
Zoom e la crittografia E2EE
La nuova funzionalità non prevede limiti legati ad account gratuiti od utenti Premium. Inoltre non sussiste neanche riguardo al numero dei partecipanti ed è selezionabile all’inizio di ogni singola conferenza.
Ovviamente se l’host imposta la E2EE, tutti gli account partecipanti sono obbligati a selezionarla per poter accedere alla conferenza. Ma da cosa si può riconoscere se la crittografia è attiva o meno?
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Durante la conferenza, in alto a sinistra, compare uno scudo verde per notificare lo stato di sicurezza attivo. In principio l’obiettivo era quello di fornire una funzionalità dedicata ai soli Premium. Ma dopo hanno deciso di ampliarla a tutti fino ad un limite di 200 partecipati.
La necessità è stata resa nota dopo il boom di accessi durante il periodo della quarantena. Una richiesta anche da parte di molti utenti, ma tuttavia che porta alcune limitazioni. Ad esempio, gli utenti non possono partecipare prima dell’host od effettuare trascrizioni live.
Inoltre, per gli utenti del piano iniziale, è prevista una verifica tramite sms sul numero registrato per garantirne la sicurezza.
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